Luogo tra i più suggestivi nel panorama rupestre della Basilicata, Riparo Ranaldi è collocato in località Tuppo dei Sassi, in agro di Filiano, nei boschi della riserva naturale “I Pisconi”. Sotto uno sperone di roccia arenaria a circa 800 metri di altezza, si trova l’unica testimonianza di dipinti preistorici della regione, considerata ideale punto di partenza di un itinerario storico-artistico lucano.
Il sito risale al periodo mesolitico (circa 10.000 anni fa), quando era frequentato da comunità primitive di cacciatori-raccoglitori. L’importante ritrovamento (effettuato nel 1965 dall’allora direttore del Museo archeologico provinciale di Potenza, Francesco Ranaldi) è la più antica e originale documentazione della cultura dell’uomo in Basilicata.
Le pitture, di colore rosso steso con le dita, rappresentano scene di caccia connesse presumibilmente a rituali propiziatori. Su una superficie alta 52 centimetri e larga 46, i dipinti riproducono animali (probabilmente cervi) accostati a figure antropomorfe e simboli arborei.
Si tratta di immagini primordiali che costituiscono, inoltre, un’interessante testimonianza dello sviluppo intellettivo delle popolazioni insediate nella zona, capaci di elaborare concetti ispirati alla vita quotidiana e alle forme della natura, riproducendoli in espressioni artistiche.
Durante il progetto, realizzato in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Restauro (ICR) di Roma, sono state effettuate le indagini preliminari microclimatiche, archeologiche, diagnostiche e botaniche; in seguito, si è proceduto alla messa in sicurezza dei massi che sostengono e coprono la parete rocciosa molto instabile per l’erosione naturale. È stato realizzato infine un comodo sentiero di accesso di circa 700 metri attraverso il bosco secolare per agevolare la visita.