Il MUSMA e la Cripta del Peccato Originale tra le location coinvolte nella trasmissione RAI “That’s Italy”
14 Novembre 2024Mercoledì 27 novembre 2024 sono state presentate, in un incontro pubblico presso Casa Ortega, due opere inedite di Josè Ortega che entrano ufficialmente a far parte della collezione permanente del museo dedicato al pittore spagnolo.
Si tratta di due donazioni importanti che contribuiranno ad arricchire il racconto della vita e dell’arte di Ortega e a valorizzare ulteriormente la casa-museo.
Le opere sono una tela del 1968, senza titolo, e un telero del 1982 intitolato “El 23-F”.
La prima arriva da Bologna, donazione della Famiglia Venturi, ed è stata esposta in Italia nella primavera del 1972 a Roma e Milano, in occasione della mostra “Amnistia. Que trata de España”, iniziativa organizzata dalla CGIL con lo scopo di raccogliere fondi per il movimento operaio clandestino in Spagna e per la rivista Mundo Obrero, con la quale Ortega collaborava.
La seconda è intitolata “El 23-F” (Il 23 Febbraio) ed è un grande telero, realizzato tra il 1981 e il 1982, lungo 5 metri e alto 2, ripartito in tre sezioni, che narra l’episodio del tentativo di Colpo di Stato presso il Parlamento spagnolo, passato alla storia come il Golpe Tejero, avvenuto il 23 febbraio 1981. L’opera raffigura le fasi cruciali dell’irruzione del colonnello della Guardia Civile Antonio Tejero Molina, durante le votazioni per la fiducia al nuovo governo di Leopoldo Calvo Sotelo. Sono riprodotti in primo piano, tra gli altri, il leader del Parlamento uscente, Adolfo Suarez Gonzalez, e del partito comunista, Santiago Carrillo, che reagiscono con coraggio alle minacce armate. Ortega ha disegnato, invece, con volti sfumati o senza tratti somatici i parlamentari che avevano preferito nascondere la faccia sotto gli scranni dell’assemblea.
El 23-F è arrivato da Madrid nel 2014, donato alla Fondazione Zétema di Matera da Marivì Nebreda che lo aveva tenuto in custodia dopo una mostra personale di Ortega tenutasi a Madrid.
L’opera è stata restaurata dall’Istituto Centrale per il Restauro di Matera, come caso di studio per la tesi di laurea di Maria Rita Carducci.
Il supporto che regge l’opera è stato realizzato con il contributo dell’Associazione Ortega di Matera.
All’inaugurazione hanno partecipato il donatore, Piero Venturi, il presidente della Fondazione Zétema, Raffaello de Ruggieri, il presidente di Synchronos, Simona Spinella, e il presidente dell’Associazione Ortega, Francesco Vizziello.